Balme
Cascate di ghiaccio
Cascate di ghiaccio
Balme- In Val d’Ala il principiante alla ricerca delle prime esperienze può esercitarsi su qualche breve cascata posta a nord nel tratto di valle prima di Ala di Stura. Anche dopo Mondrone sono state risalite le gole ghiacciate del torrente che scorre sul fondo del Vallonetto. Poi ci sono le classiche Cascate di Pontat, famose e frequentate. Ma un vero arco di cascate lo si trova poco oltre sulle balze rocciose che delimitano il Pian della Mussa: con una ventina di cascate non ancora tutte salite, rappresenta uno dei più interessanti campi di attività delle Valli di Lanzo. Alcune di queste cascate sono tra le più difficile del Piemonte. Ma c’è di più: spesso le grandi montagne che chiudono la testata della valle in determinate condizioni ambientali mutano fisionomia. Appaiono allora stupendi couloir di ghiaccio, dai notevoli dislivelli, percorribili con grande difficoltà, ma in assoluta sicurezza. Quest’attività invernale e primaverile, a Balme, è oggi una delle più affascinanti attrattive del moderno alpinismo.
Balme – Sito concepito per l’approccio alla pratica del cascatismo oltre che valido ripiego in caso di maltempo nella zona. Dal 2010 questo masso erratico è attrezzato, a cura di alcuni volontari del Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte delle stazioni di Ala di Stura e Balme e con il permesso del comune di Balme, con 6 colate artificiali e 6 relative soste resinate. Sviluppo verticale degli itinerari da 12 a 15 metri con difficoltà anch’esse variabili e crescenti da 55°-60° a 90°. Per la conformazione del masso infatti si riesce a trovare ambiente di goulotte, muro verticale con successivo pendio appoggiato e candele.
ACCESSO: Appena fuori dall’abitato di Balme, lungo la strada che porta al Pian della Mussa, in corrispondenza del Patinoire e della partenza della pista di sci di fondo, parcheggiare la macchina ed attraversare il ponticello di legno sulla sinistra (2 minuti).
DISCESA: Moulinette o doppia su fittone resinato.
NOTE: La colatura dell’acqua è in funzione delle temperature di stagione, solitamente negli ultimi anni si può iniziare ad arrampicare ad inizio gennaio.
Dislivello: 60 m per la Cascata grande, 40 m per la piccola
Prima salita: G.C. Grassi – G. Foroni 12 marzo 1979
Difficoltà: AD/D secondo il percorso
Esposizione: Nord
Quota: 1650 m
ACCESSO: Da Torino a Lanzo quindi per la valle di Ala giungere a Cornetti 1432 m, frazione di Balme. Dal villaggio rimontare il Vallone del Paschiet restando sempre sul lato sinistro idro-orografico. Oltrepassare la frazione Frè per poi continuare fino alla congiunzione del Rio Pontat con il rio Paschiet, da dove in breve si raggiunge la base delle due cascate (ore 0,40-1).
ITINERARI:
CASCATA GRANDE: Si attacca al centro, seguendo all’incirca la linea diretta, dove il pendio è ripido. Verso la fine di 35-40 m a sx la cascata di appoggia notevolmente. Spostarsi allora sul lato dx per superare una ripida goulotte che da accesso alla parte terminale più facile. Pendenza 60°-75°, il fianco dx offre invece muri verticali.
CASCATA PICCOLA: La si supera al centro, sormontando direttamente un rigonfiamento caratteristico, più ripido e difficile delle pareti laterali. Dopo è possibile uscire alla sommità facilmente, oppure spostarsi tutto a dx per scalare un ultimo muretto più interessante.
Con scarso innevamento una terza cascata diventa percorribile più a sx. E’ comunque più facile di quelle descritte.
DISCESA: Dall’uscita delle cascate si traversa brevemente l’altopiano tornando alla base per un canale situato alla dx di esse (ore 0,15-0,20).
NOTE: Le due cascate sono parallele e poste a poca distanza fra di loro, separate da un costone roccioso. Sono bene individuabili dal villaggio Albaron, prima di Balme , nei pressi della strada provinciale.
Esse rappresentano un piacevole campo d’attività mediamente difficile, adatto anche a chi ancora non padroneggia le raffinatezze della tecnica “piolet-traction”. Ed è proprio per questo motivo che le cascate oggi sono tra le più frequentate dagli alpinisti