Balme – Settore a destra del Canale delle Capre
Cascate di ghiaccio
Cascate di ghiaccio
Prima salita:R. Monelli – G.C. Grassi 7 marzo 1980
Dislivello: 60 m
Difficoltà: D+ in centro
Esposizione: Nord
Quota: 2000 m circa
Orario: ore 1-2
ACCESSO: Traversare il Pian della Mussa sino a dove inizia il Canale delle Capre. Risalirlo oltrepassando la Cascata Scozzese che si produce sul lato destro. Proseguendo per una decina di minuti si arriva alla base della cascata di colore azzurro psota invece sul bordo sx (dx orografica del canalone). Ore 2,30 da Balme.
ITINERARIO: Attaccare nel centro sino contro un muro verticale, traversare a dx per superare una serie di rigonfiamenti (80°), attraversare da sx a l centro della cascata per superare una roulotte (75°). Usciti in una zona inclinata, ancora un marcato mammellone dopo il quale si attraversa a sx per sostare sul bordo roccioso. Riportarsi nel canale poco ripido (45° innevato in caso di grosse nevicate) uscendo diopo una sessantina di metri su contrafforti detritici.
DISCESA: Scendendo verso est volgere verso i pali della teleferica di rifornimento del Rifugio Gastaldi. Rintracciare un canalone dal fondo ghiacciato che riporta nel Canale delle Capre poco più in basso della cascata salita. Ore 0,30.
NOTE: La cascata può essere superata un po’ ovunque, si consiglia di salire nel centro dove è più continua.
Prima salita: E. Cavallo – G.C. Grassi 18 marzo 1981
Dislivello: 100 m
Difficoltà: TD-
Esposizione: Nord-est
Quota: 1950 m circa
Orario: ore 2
ACCESSO: Raggiunto Pian della Mussa attraversare il lungo pianoro (2,5 km) fin nei pressi del Rifugio Città di Ciriè e per il Vallone delle Lance raggiungere la base della cascata, la prima della barriera rocciosa posta a dx del Canale delle Capre. Ore 2 da Balme.
ITINERARIO: Salire il primo muro della cascata direttamente (70°-85°) per poi obliquare verso dx salendo su un pendio più inclinato a dx dei rigonfiamenti centrali. Infine su pendio facile si sale fino a sostare contro le rocce di dx (50 m). Riportarsi nel canale ghiacciato fin contro una successione di rigonfiamenti che si superano direttamente (70°-75°), con andamento verso dx. Vincere direttamente nel lato dx la pancia finale, breve ma verticale (90°), uscendo al sommo della cascata.
DISCESA: Portarsi a sx su un dosso erboso e attraversare in diagonale prima su pendii erbosi e poi per cengia delicata che, tagliando orizzontalmente la barriera rocciosa, permette di raggiungere il Canale delle Capre. Per esso scendere al Pian della Mussa. Ore 0,30.
NOTE: La Cascata degli Elementi Contrastanti si rivela, alla resa dei conti, assai più difficile di quanto si potrebbe credere osservandola dal basso. L’ambiente naturale circostante è bellissimo, dominato dalla mole della parete sud della Ciamarella.
Prima salita: A. Balmamion – P.L. Perona inverno 1980
Dislivello: 140 m
Difficoltà: D+
Esposizione: Nord-est
Quota: 1950 m circa
Orario: ore 1,30-2
ACCESSO: Si trova a dx della Cascata degli Elementi Contrastanti, incassata nel secondo canalone che incide la barriera rocciosa a dx del Canale delle Capre. Ore 2 da Balme.
ITINERARIO: Salire il primo pendio ghiacciato superando un salto al centro (70°-75°); sempre lungo il canale (facile) sostando poi contro le rocce a sx (50 m). Salire alla base di un rigonfiamento, aggirabile a dx, ma che può anche essere superato direttamente (75°). Una successione di pance ghiacciate superabile al centro permette di portarsi ancora contro le rocce a sx (50 m). Salire per una ventina di metri effettuando una fermata intermedia a sx. Raggiungere la base del tratto finale e superalo al centro, a sx di una caratteristica e vasta grotta (80°). Per il pendio che si abbatte, raggiungere la sommità (60 m).
Discesa: Portarsi a sx su un dosso erboso e attraversare in diagonale prima su pendii erbosi e poi per cengia delicata che, tagliando orizzontalmente la barriera rocciosa, permette di raggiungere il Canale delle Capre. Per esso scendere al Pian della Mussa. Ore 0,30.
NOTE: La cascata è oggi assai ripetuta ed è tra le più classiche della zona: generalmente può essere salita da metà novembre fino ad aprile. Anche in caso di forte innevamento non sussistono grandi rischi di valanghe. Utili gli sci per l’avvicinamento.
N. B.: B. Pica Garino e P.L. Perona sono saliti nel gennaio 1984 per un canalino-cascata nuovo molto interessante, situato fra la Cascata Sinuosa e la Cascata del Gias della Buffa. In caso di abbondante innevamento la colata rimane coperta dalla neve.
Prima salita: G.C. Grassi – G. Montrucchio 31 gennaio 1981
Dislivello: 100 m
Difficoltà: D+
Esposizione: Nord
Orario: ore 2
Quota: 2000 m circa
ACCESSO: Dal rifugio Città di Ciriè percorrere il fondo del vallone che adduce alla base della parete sud della Ciamarella. Durante il percorso diventano visibili nella bastionata a sx le cascate che si raggiungono con facilità. Ore 2,30 da Balme.
ITINERARIO: Attaccare dalla base della cascata nel centro, appena a dx di un isolotto affiorante proseguendo su ripidissimi rigonfiamenti (70°-80°) sino ad una conca più inclinata (50 m). Direttamente ed appena a sx sempre superando brevi muretti fin sotto le rocce, obliquare verso dx oltre il proseguimento di un canalino nevoso per sostare contro le rocce (45 m). Superare a dx gli ultimi rigonfiamenti e per detriti si perviene sull’altipiano.
DISCESA: Traversare a dx verso il versante sud della Ciamarella, evitando di abbassarsi subito. Dopo un primo marcato canale continuare a traversare sull’altipiano raggiungendo il canale che permette di divallare verso la base della Cascata della Valanga Nera. Ore 1.
Prima salita: G.C. Grassi – M. Lang 25 novembre 1981
Dislivello: 100 m
Difficoltà: TD-
Esposizione: Nord-est
Quota: 2000 m circa
Orario: ore 2,30
ACCESSO: Come per il ramo sx.
ITINERARIO: Salire nel centro della colata iniziale con pendenze in aumento, superando una successione di rigonfiamenti ci si porta ad una comoda piattaforma a sx dell’evidente stalattite verticale (50 m). Traversare a dx verso il centro della stalattite e superarla a dx di una rientranza (10 m, 90°), ascendere a sx verso il fondo di una marcata roulotte (80°) e seguirla superando alcuni rigonfiamenti (75°-80°). Puntare verso la base della stalattite superiore e poi traversare a dx per una successione di cornicioni ghiacciati sostando ai piedi di un grande strapiombo roccioso (45 m). Seguire la roulotte che si apre a dx del tetto (70°) traversare a sx sopra l’uscita della stalattite e percorrere il flusso ghiacciato che offre ancora un breve muro (70°). Quindi con facilità si raggiunge seguendo il fondo del canalino i prati dell’altipiano.
DISCESA: Come per il ramo sx.
NOTE: Le due cascate sono l’antitesi della pericolosità, beneficiando di poco sole e si rivelano sempre in ottime condizioni.
Prima salita: G.C. Grassi – G. Montrucchio 8 dicembre 1981
Dislivello: 120 m
Difficoltà: TD-
Esposizione: Sud
Quota: 1900 m circa
Orario: ore 2-3
ACCESSO: Raggiunto Pian della Mussa attraversare il lungo pianoro (2,5 km) fin nei pressi del Rifugio Città di Ciriè. Raggiungere dalla parte opposta del pianoro l’Alpe Rocca Venoni (1845 m, appena dopo la quale inizia il Canale delle Capre. Ore 2 da Balme.
ITINERARIO: Salire il primo salto per una successione di rigonfiamenti (75°-80°) fino a trovarsi su un tratto più inclinato che permette di portarsi sotto un secondo canalino (75°), di larghezza irrisoria. Per un couloir inclinato si raggiungo no a dx delle buone cenge dove si sosta (50m). Riattraversare nel canale e vincere direttamente il bellissimo slato ghiacciato (70°-75°). Continuare verso sx, lungo la colata meno ripida ma assai sottile, fino al punto di sosta contro le rocce di sx (50 m). A dx del punto di sosta superare un ultimo tratto ghiacciato, poi per neve e ripidissimi pendii erbosi raggiungere i prati di uscita.
DISCESA: Risalire sul costone fino a reperire una cengia delicata ed orizzontale che riporta nel Canalone delle Capre. Ore 0,30.
NOTE: Assai differente dalla vicina Cascata Azzurra, verso l’imbocco del Canale delle Capre, si forma questa cascata dal colore grigio sporco, sintomo di ghiaccio poco consistente e friabile. Tuttavia in pieno inverno, la stessa cascata subisce una metamorfosi e diventa azzurra come il cielo. Così trasformata ricorda assai da vicino la Lost Post al Creag Meahgaidh in Scozia.