Les Montagnards come centro di informazione e formazione
Il rifugio è dotato di una sala comune che all’occasione può essere trasformata da salotto con caminetto, a disposizione dei clienti, a sala conferenza piuttosto che sala di proiezione. Infatti riordinando gli arredi riusciamo, a secondo delle esigenze, a sistemare dalle 40 alle 60 persone. Inoltre, con la copertura wi-fi, proiettore ed impianto strereo è possibile realizzare qualunque tipo di intervento.
E’ stato il caso lo scorso 12 settembre, quando è stato organizzato, presso di noi, la seconda edizione del corso di medicina di montagna “Dino Carelli” accreditato ECM: corso di aggiornamento per medici di medicina generale, medici ed infermieri di area critica e medici e volontari del CNSAS organizzato dalla Commissione Interregionale Medica CAI L.P.V. e la A.S.L. TO4 di Ciriè, Chivasso ed Ivrea.
Al mattino è stato trattato dapprima il tema “Il cuore in montagna”, dove sono stati affrontati l’ipertensione, il rischio coronarico ed il beneficio dell’attività fisica in montagna per finire con le tecniche e manovre di rianimazione in quota. A seguire è stato affrontato l’aspetto “Legislazione in montagna” dove si sono analizzati la responsabilità civile e penale del soccorritore e le coperture assicurative del C.A.I..
A seguire, dopo il pranzo ed una breve visita allo stabilimento delle Acque Minerali Pian della Mussa, si è poi parlato di soccorso alpino con la presentazione del resoconto delle attività svolte nell’anno 2014 ed un’analisi delle varie statistiche. Infine la giornata si è conclusa con una simulazione di soccorso tecnico sanitario in parete a cura del personale SASP della stazione di Balme. Questo è stato spunto per illustrare il meccanismo che viene attivato al momento di una chiamata al 118 per una richiesta di soccorso in montagna: dalla chiamata alla ospedalizzazione, sia essa per elicottero piuttosto che ambulanza. E’ stata anche l’occasione di rendere noto che le stazioni SASP si stanno attrezzando con defibrillatori semiautomatici (DAE), strumenti che permettono, attraverso personale debitamente formato e certificato, un primo intervento di rianimazione con stimolazione elettrica del cuore, in caso di aritmie e/o arresto cardiaco, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza/elicottero. In questo modo, come dimostrato dalle statistiche mediche, si ha la possibilità di intervenire prontamente aumentando la percentuale di sopravvivenza del paziente anche in località lontane da poli ospedalieri come appunto i paesi di montagna.
Esperienza stimolante, interessante ed apprezzata dai frequentatori, adesso, l’intento nostro è di continuare anche in questa direzione. Ci piacerebbe pensare di poter diventare un punto dove si fa informazione e formazione di qualità a 360° sul mondo della montagna sfruttando anche la nostra esperienza nel campo da ormai 35 anni. In passato abbiamo già organizzato rassegne di film di montagna anche in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna, serate illustrative sulle problematiche della montagna innevata e conferenze su libri. Anche l’esperienza di campi estivi ha mostrato che si può iniziare a far conoscere la montagna anche ai più giovani. Sarebbe pertanto auspicabile si potesse iniziare un percorso con le scuole, fatto che in altre nazioni fa parte delle attività scolastiche. Insieme ai professionisti con i quali collaboriamo solitamente, guide alpine e guide escursionistiche, si possono organizzare anche uscite pratiche.
Appuntamento alle nostre prossime iniziative ….
