PROTOCOLLO DI SICUREZZA PER LA

RIDUZIONE DEL RISCHIO DI DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19

Le presenti linee guida si applicano ai rifugi alpini ed escursionistici e, considerata la specificità di tali strutture, posizionate in località montane spesso non facilmente raggiungibili, sono improntate a coniugare la possibilità di svolgere l’attività di accoglienza e ristoro con l’esigenza di garantire la sicurezza dei titolari, del personale e della clientela, mitigando la possibilità di contagi.

Obiettivo principale del presente piano di protezione è la riduzione del rischio di diffusione del virus Covid-19 fra gli ospiti ed il personale del rifugio integrando le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing.

Il piano di protezione deve essere lo strumento a disposizione dei rifugisti per definire, adottare e controllare tutti i provvedimenti di protezione decisi per ogni singola struttura. La scelta dei provvedimenti da applicare si dovrà adattare alle caratteristiche del rifugio (dimensione e organizzazione), considerando i principi di efficacia delle singole misure.

Il rifugista è l’unico responsabile dell’elaborazione e dell’applicazione del proprio protocollo.

Le indicazioni in esso contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici.